Incontro rivolto alla cittadinanza
GIORNATA MONDIALE CONTRO L’ICTUS: IL 29 OTTOBRE A CONA UN INCONTRO PER SENSIBILIZZARE SULLA PATOLOGIA Organizzata all’Ospedale di Cona dall’Associazione A.L.I.Ce di Ferrara e dell’Unità Operativa di neurologia del S. Anna
Il 29 ottobre 2021 si celebra, come ogni anno, la Giornata Mondiale contro l’Ictus Cerebrale. In tale occasione l’Unità Operativa di Neurologia dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Ferrara, in collaborazione con Associazione A.L.I.Ce Ferrara odv (Associazione Lotta all’Ictus cerebrale), ha organizzato un incontro con la cittadinanza – dal titolo “Ogni minuto è prezioso – Minutes can save life” – previsto per lo stesso 29 ottobre presso l’Aula 7 del Polo Didattico dell’Ospedale di Cona, dalle ore 15.00 alle ore 17.45.
Nel corso dell’incontro, dopo l’Introduzione a cura della
dott.ssa Valeria Tugnoli, Direttore dell’Unità Operativa di Neurologia del S. Anna
seguirà l’intervento del dott. Marco Orioli, Coordinatore Emergenza Preospedaliera Provinciale 118, AUSLFE, “Perché chiamare subito il 118”;
della dott.ssa Rita Previati, Dirigente Medico UOC Medicina d’Emergenza-Urgenza AOUFE “Cosa succede in Prono Soccorso”;
del dott. Alessandro De Vito,Dirigente Medico UOC Neuorlogia AOUFE “Perchè agire in breve tempo”;
della prof.ssa Ilaria Casetta, Dirigente Medico Clinica Neurologica AOUFE “L’Ictus al tempo del COVID”;
della dott.ssa Sofia Straudi, Dirigente Medico dell’UOC Medicina Riabilitativa, AOUFE “Come e perchè riabilitare: i fattori prognostici”
e di Claudio Mari, Presidente di A.L.I.Ce. Ferrara ODV “L’esperienza del malato e il ruolo dell’associazione. Al termine degli interventi seguirà il dibattito.
La World Stroke Organization (WSO, Organizzazione mondiale dell’Ictus) ha ritenuto di accendere i riflettori su quanto sia importante il fattore tempo con il riconoscimento tempestivo dei sintomi, lanciando il tema “Minutes can save lives”: 1 persona su 4 verrà colpita da ictus nel corso della propria vita, ma ogni minuto è prezioso. Basti pensare che per ogni secondo che si ritarda, dopo l’ictus, muoiono 32mila neuroni e per ogni minuto ben 1,9 milioni. L’Ictus è una malattia tempo dipendente, quindi ogni minuto è fondamentale.
“Abbiamo accolto il suggerimento della WSO – dichiara la dott.ssa Valeria Tugnoli, Direttore dell’Unità Operativa di Neurologia del S. Anna – consapevoli che si tratta di un tema molto importante, soprattutto per il fatto che alcuni pazienti aspettano troppo a chiamare il 118 per recarsi in ospedale o non ne riconoscono immediatamente i sintomi. Durante la pandemia da infezione da SARS CoV 2, in tutti i paesi più colpiti (Nord America, Europa, Cina), si è registrato un netto calo di accessi in ospedale per sospetto ictus. Calo che arriva, in alcuni centri, fino al 50% rispetto allo stesso periodo del 2019. Nella provincia di Ferrara sono stati ricoverati circa 750 pazienti con Ictus ogni anno prima della pandemia e circa 500 nel 2020”.
L’incontro, coordinato dall’Unità Operativa di Neurologia del S. Anna, è rivolto alla cittadinanza ed ha come obbiettivo l’aggiornamento e la sensibilizzazione sull’ictus cerebrale, presentando temi di grande attualità, attraverso la disponibilità al confronto diretto con gli intervenuti. E’ certamente anche l’occasione per l’Associazione A.L.I.Ce Ferrara odv per continuare la sua battaglia contro questa malattia così complessa. Per informazioni: aliceferraraonlus@gmail.com<mailto:aliceferraraonlus@gmail.com>
“Iniziative di questo tipo sono fondamentali”, dichiara Claudio Mari. “La popolazione – prosegue – deve essere maggiormente consapevole che i fattori di rischio, da soli ed ancora di più in combinazione tra loro, aumentano notevolmente il rischio di essere colpiti dalla patologia. 8 ictus su 10 possono essere evitati seguendo stili di vita adeguati, attraverso un’attività fisica moderata ed una sana alimentazione. Non va dimenticato, inoltre, che l’ictus è, come tutte le malattie cardiovascolari e i tumori, una malattia multifattoriale, cioè dovuta alla concomitante azione di più fattori: ipertensione arteriosa, obesità, diabete, fumo, sedentarietà ed alcune anomalie vascolari e cardiache, come la fibrillazione atriale”.
I SINTOMI DELL’ICTUS E COSA FARE. La comparsa improvvisa di debolezza da un lato del corpo, bocca storta, difficoltà a parlare o comprendere, muovere con minor forza un braccio, una gamba o entrambi, vista sdoppiata o campo visivo ridotto, mal di testa violento e improvviso, insorgenza di uno stato confusionale, non riuscire a coordinare i movimenti né stare in equilibrio: questi sintomi – che si distinguono in base alla sede e all’estensione dell’area del cervello colpita – indicano chiaramente la possibilità che si tratti di un ictus cerebrale. Se improvvisamente compare anche uno solo di questi sintomi, occorre chiamare subito il 118 perché, nel caso venga confermato il sospetto di ictus da parte del soccorritore, il personale del centralino e quello dell’ambulanza sono in grado di attivare un protocollo specifico (PDTA ICTUS) che indirizza velocemente il paziente della provincia di Ferrara verso l’Ospedale di Cona dove è operativa la “Stroke Unit”, in grado di gestire l’ictus offrendo tutte le strategie terapeutiche attualmente disponibili e efficaci nel ridurne i danni. In particolare si tratta di una Stroke Unit di 2° livello, costituita da un team multidisciplinare e multiprofessionale altamente specializzato per l’inquadramento clinico-diagnostico-terapeutico e la miglior gestione della malattia, dalla fase acuta alla riabilitazione precoce neuromotoria e cognitiva fino alla prevenzione delle possibili complicanze, con il trattamento dei fattori di rischio modificabili. E’ dimostrato che l’assitenza in Strok Unit determina la riduzione del 9% di mortalità o grave disabilità rispetto alla degenza in un reparto non specialistico, costituendo un vero trattamento efficace.
L’ictus cerebrale, nel nostro Paese, rappresenta la 3° causa di morte, dopo le malattie cardiovascolari e le neoplasie e la 1° causa di disabilità. Dei 150.000 italiani circa che ne vengono colpiti ogni anno, la metà rimane con problemi di disabilità di varia entità; attualmente sono circa 1 milione i sopravvissuti con esiti di ictus più o meno invalidanti.
In Emilia-Romagna si verificano, ogni anno, circa 6.000 nuovi casi di ictus cerebrale. A Cona, dei pazienti ricoverati in Stroke Unit circa il 69% torna a domicilio e oltre il 90% dei pazienti risulta sopravvivere a 30 giorni dopo la dimissione (dati pre-COVID).
Il fenomeno, però è in crescita, anche per l’invecchiamento progressivo della popolazione, motivo per cui sarà sempre più necessario affidarsi alle strategie di prevenzione per gestire in modo sostenibile e adeguato la patologia nel lungo termine e in un contesto di cronicità e comorbilità.
A.L.I.CE. FERARA ODV è una Associazione di volontariato, impegnata da diversi anni nella lotta all’ictus attraverso campagne di informazione e formazione rivolte alla popolazione generale, ai pazienti, ai loro parenti ed anche al personale che è vicino alle persone colpite da ictus. La conoscenza di questa malattia è la prima tappa per prevenirla e per intervenire precocemente ed efficacemente nella sua cura. Le attività proposte dall’Associazione a tutela di pazienti e loro caregivers vanno dalla stimolazione motoria, all’assistenza psicologica, ai laboratori fisioterapici, all’arteterapia, musicotrapia e gruppi di auto mutuo aiuto.
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